ROMA\ aise\ - Scade il 31 dicembre prossimo il termine per comunicare ai Consolati l’intenzione di votare in Italia alle prossime politiche.
Nonostante il diritto d’opzione potrebbe
essere invertito (chi vuole votare per corrispondenza dall’estero deve
comunicarlo) sempre che il Parlamento riesca ad emanare "misure
amministrative" perorate da più parti, le sedi consolari, rispettando i
termini previsti dall’articolo 4 della Legge Tremaglia (459/2001), hanno comunque cominciato ad avvisare i connazionali residenti all’estero sulle prossime scadenze.
L’articolo in
questione, infatti, recita: "In occasione di ogni consultazione
elettorale l'elettore può esercitare l'opzione per il voto in Italia di
cui all'articolo 1, comma 3, dandone comunicazione scritta alla
rappresentanza diplomatica o consolare operante nella circoscrizione
consolare di residenza entro il 31 dicembre dell'anno precedente a
quello previsto per la scadenza naturale della legislatura" e, al
secondo comma, "In caso di scioglimento anticipato delle Camere o di
indizione di referendum popolare, l'elettore può esercitare l'opzione
per il voto in Italia entro il decimo giorno successivo alla indizione
delle votazioni".
Dunque chi volesse votare in Italia, per i candidati dei collegi del Comune italiano di origine, deve comunicarlo entro il 31 dicembre 2012.
Se si sceglie di rientrare in Italia per
votare, la Legge non prevede alcun tipo di rimborso per le spese di
viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del
territorio italiano.
La scelta di votare in Italia può essere
successivamente revocata dal connazionale con una comunicazione scritta
da inviare o consegnare all’Ufficio consolare sempre entro il 31
dicembre.
In vista del prossimo appuntamento alle
urne, per i connazionali residenti all’estero è fondamentale controllare
la regolarità della propria situazione anagrafica e di indirizzo presso
il Consolato di riferimento. (aise)
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