Al Nunzio Apostolico di Atene
Edwuard Joseph Adams
Eccellenza
questa mia riguarda le preoccupazioni che girano intorno alla
Scuola Italiana di Atene ,ma vuole
portare anche un contributo con proposte
concrete, che possano ridare una speranza e una certezza affinche’ questa importante istituzione per
la Comunita’ italiana e greca continui a svolgere la sua funzione educativa e culturale, come ha fatto nei moltissimi anni
della sua esistenza, in questa
particolare ubicazione della civilta’
occidentale nel Mediterraneo.
Anche in un articolo del mensile Eureka di marzo 2013 a titolo
“Quale futuro?”pubblicato in prima pagina ,traspare una trattativa in corso tra la Nunziatura
Apostolica e l’Ambasciata d’Italia ,che conclude:Alla Scuola, tutti,genitori e
insegnanti,sono convinti che il contratto triennale e’ stato firmato.All’Ambasciata
si insiste nel ribadire che le
trattative sono ancora in corso.
Premetto che sono stato insegnante per molti anni, e nello
stesso tempo genitore della Scuola,e
ho vissuto molte volte situazioni analoghe che anche a
seguito di ispezioni ministeriali italiane consideravano a rischio la sopravvivenza della stessa,ma
sempre si sono trovate soluzioni.
Riporto a riguardo un esempio che sotto la Presidenza del
Prof.Alieto Pieri ,anche se si doveva
far fronte a molte difficolta’ economiche,si ristrutturo’ tutto il piano
sotterraneo adibito a cucine e refettori dell ex convento,in sale per palestre,teatro
, cinema,laboratorio scientifico.Nello stesso tempo si rimodernarono molti spazi interni ed esterni nell’ala della scuola materna e elementare.
Con la buona volonta’
si sono sempre trovate soluzioni anche nei periodi piu’ brutti della
gloriosa storia di quasi 200 anni
della Scuola Italiana grazie alla
costante collaborazione e comprensione dei
vari Nunzi apostolici insieme alla dirigenza Italo-greca sia sul piano educativo che sul
piano economico di gestione.
Oggi ancor di piu’ le nostre comunita’ Italo greche ,
vivendo un momento di crisi e di incertezze
comuni hanno invece l’opportunita’ di unire le loro culture ed
esperienze alla ricerca di una soluzione fattibile non solo per la
sopravvivenza di questa Scuola, ma anche
per contribuire ad una sua vera rinascita con il miglioramento dei suoi
servizi e l’introduzione di nuove opportunita’ formative.
Esistono in territorio Greco istituzioni italiane che
svolgono diverse attivita’ e che potrebbero mettere in comunione beni materiali
e spirituali al Servizio della Scuola.
Parallelamente all’attivita’ didattica delle sezioni
italiana e greca potrebbe nascere un nuovo polo culturale di ampio respiro
internazionale ,con laboratori di
formazione ,studio e ricerca a forte impianto relazionale,riconosciuto dalla
legislazione greca ed europea.
Anche un programma di studi dedicato a stage e
specializzazioni potrebbe essere
realizzato in collaborazione con
l’Istituto italiano di Cultura di Atene.
In questo modo sono sicuro che la Scuola ,non solo non
correra’ piu’ rischi esistenziali,ma potra’ aumentare i suoi servizi scolastici alla comunita’ italiana e greca, svolgendo anche una funzione ecumenica tra diverse culture e
contribuire anche alla formazione dei suoi studenti con titoli di studio
legalmente riconosciuti e di alto valore
professionale.
Angelo Saracini
Atene 12 marzo 2013
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