giovedì 19 luglio 2012

Altri tagli per gli italiani all'estero e in particolare per le scuole... La rete scolastica all'estero era uno strumento di politica culturale di grande efficacia...

 
dal 1889,...per le caratteristiche di "permanenza stabile" dell’istituzione, che si configura spesso come un punto di riferimento nel Paese in cui opera, e per gli effetti di "formazione permanente" sull'utenza, che produce ritorni di lunga durata in tutti i settori (culturale, politico ed economico) e non solo in quello educativo!!!(dalla pagina del MAE!!-19/06/2012)

Tra le misure valide per il Mae anche, all'articolo 14, il comma 11, lettera a) che stabilisce una riduzione del contingente di personale scolastico comandato presso gli uffici amministrativi del Mae, sede centrale di Roma, per 30 unità; conseguentemente, si ridurrà il fabbisogno di supplenti annuali presso le scuole della stessa provincia. Il personale in questione è sia amministrativo che docente.
La lettera b), invece, comporta la riduzione di 400 unità del personale impegnato sul contingente scolastico dei posti nelle scuole italiane all’estero. Ai sensi del comma 12, questa riduzione avviene gradualmente tra l'anno scolastico 2012/2013 e quello 2016/2017, man mano che scadono gli attuali collocamenti fuori ruolo ed i comandi. Gli stessi, infatti, hanno durata tipicamente quinquennale.

...per le caratteristiche di "permanenza stabile" dell’istituzione, che si configura spesso come un punto di riferimento nel Paese in cui opera, e per gli effetti di "formazione permanente" sull'utenza, che produce ritorni di lunga durata in tutti i settori (culturale, politico ed economico) e non solo in quello educativo.

 http://www.esteri.it/MAE/doc/scuoleitaliane.pdf

giovedì 12 luglio 2012

A PROPOSITO DI RINVIO COMITES CGIE,UNA PROPOSTA PER IL DIBATTITO ALLA CAMERA Lettera Aperta alla Camera dei Deputati


ROMA\ aise\ - Da Angelo Saracini, già presidente del Comites Grecia, riceviamo e pubblichiamo una "lettera aperta" inviata ai deputati, nei giorni dell’approvazione del decreto che rinvia al 2014 le elezioni di Comites e Cgie. Nella lettera, Saracini spiega come, a suo parere, si debba agire per rivitalizzare i Comitati e farli diventare figure di primo piano nella promozione del Sistema Paese.

"Senza entrare nella discussione intrapresa da altri in maniera più o meno convinta sulla necessità e sulla democraticità di certe decisioni riguardanti i Comites in particolare e secondariamente il Cgie, vorrei, invece, entrare nel merito di come si continua a non parlare del ruolo e su come potrebbero essere riorganizzati questi Comitati che sono stati creati giustamente per l’assistenza degli italiani all’estero.
Durante la mia esperienza più che decennale in questi organismi, mi sono sempre battuto con tutti i vari Governi per cercare, prima di tutto, di essere più considerati e apprezzati nel loro importante ruolo di enti istituzionali elettivi, in modo di avere anche più autorevolezza sia nei Paesi che ci ospitano sia in rapporto con le nostre rappresentanze diplomatiche.
In questa maniera, i Comites avrebbero avuto più autorevolezza ed essere molto più vicini alle nostre comunità.
Di primaria importanza, che nessun addetto responsabile del MAE ha voluto mai risolvere, è il loro riconoscimento legale nel Paese di residenza, e questo comporta che spesso i consiglieri sono costretti ad agire in semi-clandestinità rischiando anche di incorrere in infrazioni di leggi locali, senza neanche avere la protezione e l’assistenza legale delle nostre autorità in loco!
Passando, invece, al capitolo finanziamenti e all’ormai famosa espressione governativa Spending Rewiew, ci sono molte cose che potrebbero essere fatte anche senza "spending" un euro, ma qui serve quella che è sempre mancata ai nostri politici: la volontà e l’intelligenza politica di vedere oltre.
E così, si rimandano le elezioni per rimandare alle calende greche tutte le problematiche della ristrutturazione di quello che più volte si richiama "Sistema Italia", sulla carta, ma nei fatti inesistente.
Se non fosse per l’imprenditorialità degli italiani all’estero, questo Sistema nessuno lo conoscerebbe.
Basterebbe invece ricreare delle strutture di collegamento, ma anche di solidarietà, tra tutti i pezzi sparsi nel mondo delle nostre istituzioni statali ancora esistenti e rivitalizzarle semplicemente collegandole tra di loro per un scambio di dati su un database su internet.
Ma l’Italia, in fatto di tecnologia tramite la rete, sembra vivere ancora all’era della pietra e così la maggior parte dei portali istituzionali all’estero offrono dei servizi mediocri e squalificanti per un’Italia che già boccheggia in Europa e che fa fatica a seguire le trasformazioni tecnologiche di altri partner europei.
Il Comites, in questa maniera, potrebbe essere rivitalizzato e ri-apprezzato dalle nostre comunità italiane all’estero e svolgere veramente un ruolo di collegamento con le altre realtà italiane nel mondo, per offrire un servizio di rinascita in senso sociale, morale e politico". (aise)

mercoledì 11 luglio 2012

SCUOLE ALL'ESTERO DIMEZZATE:BELLA SPENDING REWIEW !

La storica Scuola Italiana di Atene
Per la Cgil Scuola, "bisogna avere un gran dose di faccia tosta per qualificare tali interventi come "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini"! Nel caso in specie vengono fortemente meno i servizi di istruzione pubblica italiana all’estero che subisce una rilevante diminuzione pari a circa il 41% degli interventi.

 Evidentemente per l’asse Monti/Profumo/Terzi i cittadini italiani residenti all’estero sono figli di un dio minore! Evidentemente per questi signori la scuola italiana all’estero, complessivamente intesa, non è una risorsa, un bene comune da tutelare, ma una fonte di spreco da tagliare".Caro Monti, caro Profumo e caro Terzi  questa politica non solo è antisociale e quindi iniqua, ma è anche fallimentare in quanto fa aumentare disoccupazione, precarietà e disperazione sociale.

Per la FLC CGIL la scuola italiana pubblica all’estero, complessivamente intesa, rappresenta e deve continuare a rappresentare l’asse strategico su cui rifondare la nostra presenza e la nostra politica culturale nel mondo intesa non solo come servizio pubblico ai nostri connazionali residenti all’estero ma come volano indispensabile per un rilancio della nostra economia sui mercati internazionali".

 La spending review doveva rappresentare  il tentativo di riorganizzare il sistema andando a colpire le vere fonti di spreco e di privilegi che invece con questi interventi vengono mantenuti. Colpire lo stato sociale e i beni comuni significa invece continuare ancora di più nella logica di addossare tutto il peso della crisi ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati".

lunedì 2 luglio 2012

Qualche Comites funziona?Si qualcuno c'e!

lunedì 2 luglio 2012


I Comites di Manchester e Londra con Zurigo contro l'IMU

Dopo il Comites di Manchester, ieri anche quello di Londra ha deciso di dare formale appoggio alla campagna promossa dal Comites di Zurigo contro le modalita' di tassazione IMU per cio' che riguarda gli italiani all'estero. Approfitto per ringraziare i componenti dei due organismi di
rappresentanza degli italiani che vivono in queste due importanti circoscrizioni consolari che hanno voluto fare propria questa iniziativa.  Anche questo e' un modo per creare uno spirito di gruppo tra gli italiani all'estero, sparsi per il mondo e troppo spesso incapaci di coordinarsi tra loro per fare sentire la propria voce.
 http://manfredinulli.blogspot.co.uk/2012/07/i-comites-di-manchester-e-londra-con.html