sabato 29 dicembre 2012

Il colgota' delle elezioni all'estero,una lettera dall'America.

imageVOTO ALL’ESTERO: LETTERA APERTA AL MINISTRO TERZI ED ALL’AMBASCIATORE D’ITALIA NEGLI USA CLAUDIO BISOGNIERO
 
Signor Ministro,
Il sottoscritto Presidente del movimento “INSIEME per gli italiani” e di Presidente del Comites di Washington, si rivolge all’ambasciatore d’Italia negli USA dott. Claudio Bisogniero, affinché voglia rendersi interprete di alcune perplessità sulle modalità del voto all’estero e voglia chiedere al ministro degli esteri, rimedio.
Dalle ultimissime direttive, si evince che le liste che hanno l’obbligo di raccogliere le firme, dovranno inviare i loro sottoscrittori, presso gli uffici consolari.
La cosa sconcerta non poco non solo perché non agevola la richiesta dell’autentifica, ma la rende assai onerosa in quanto le distanze delle circoscrizioni dai consolati, sono a volte di parecchie centinaia di chilometri. La conseguenza di tali difficoltà sgomenta quanti invece, con una procedura più snella e mano difficoltosa, vorrebbero apporre la propria firma autenticata in calce ad una lista elettorale.
Basterebbe che il signor ministro disponesse la possibilità di autorizzare gli addetti alle autentiche di raggiungere, concordandolo preventivamente, i punti di raccolta di quanti desiderano sottoscrivere le liste per procedere alla formalità richiesta. 
Inoltre, dato l’arzigogolato percorso delle schede votate, agli elettori all’estero non rimarrebbero che una diecina di giorni utili per esercitare il diritto di voto. Le schede passano dai consolati agli elettori e, dopo essere state votate, ritornano al consolato il quale provvede a spedirle in Italia. Se si considera esse devono raggiungere almeno venti giorni prima della data indetta per le elezioni i locali di Roma dove saranno scrutinate, ecco che i tempi diventano assai risicati.
Tenendo conto che nominativi dei candidati con le firme devono essere depositati non prima del 21 gennaio ciò vuol dire che la stampa delle schede non potrà avvenire prima di quella data.
Posto che detta istanza pone questioni non insormontabili da risolvere in quanto si riferiscono a procedure e non al merito, il sottoscritto, a nome del movimento di cui è presidente e di quanti si troveranno ad affrontare le difficoltà di cui sopra, auspica che il ministro voglia trovare soluzioni che incoraggino la partecipazione alle procedure elettorali piuttosto che agevolare l’astensione.
 
     In fede,
Il Presidente di “INSIEME per gli italiani”
Carmelo Cicala

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