domenica 4 ottobre 2009

Comites Grecia tra visite episcopali e lupi che perdono il pelo

Non e’ l’abito che fa’ il mónaco,ne’ il lupo che perde il pelo e si trasforma in pecorella a risollevare le sorti del nuovo comités Grécia,che rieletto e rinnovato ancora non e’ riuscito a crearsi una sua identita’ comportamentale e istituzionale .

E’ bastata una visita episcopale a creare lo scompliglio e un fuggi fuggi,invece di dimostrare una sua ragione di esistere ,o meglio di riesistere,dopo le passate vicissitudini che lo avevano ridotto all’immobilita’ a causa dei continui assenteismi,boicottaggi…della lista degli azzurri….e senza l’applicazione della legge .

Viene addirittura attaccata l’attuale cons.Capone ed ex consigliera del vecchio Comites, e una delle piu’ attive, partecipi e sensibili alle problematiche della Comunita’.Ci si scorda volutamente delle sue dimissioni denuncia a causa dei sabotaggi interni al Comitato,che pur di impedire la realizzazione di qualsiasi attivita’ ,preferivano imporre un atteggiamento di completa negativita’ immotivata a qualsiasi proposta di programma.


Per chi ha la memoria corta e' utile ricordare qualche agenzia stampa:

Maria Luisa Mendozzi (La Margherita in Grecia):


“Romagnoli lavora per sé, contro il Comites e contro la comunità”

ATENE – “Ciò che sta avvenendo, ormai da troppo tempo, ad Atene ha dello sconcertante, con comportamenti ingiustificabili al di fuori di qualsiasi regola portati avanti dal deputato di Forza Italia Romagnoli, senza che da parte delle autorità diplomatiche e consolari ci sia un intervento adeguato e risolutivo finalizzato a mettere le istituzioni, il Comites in questo caso, in grado di svolgere il proprio mandato al servizio della comunità italiana in Grecia”, dichiara Maria Luisa Mendozzi, rappresentante della Margherita in Gracia.

“Il Deputato di Forza Italia – così prosegue Mendozzi - dice di voler dare le dimissioni da componente del Cgie per dare la scalata alla presidenza del Comites di Atena, senza averne né i numeri né le competenze. Le dimissioni dal Cgie non si concretizzano solo se si annunciano, e non si danno al Console ma vanno inviate al segretario generale del Cgie, e una volta ratificate consentono a chi vuole di avanzare la propria candidatura. Questo è il percorso previsto dalla legge e dal buonsenso, questo è quello che le autorità diplomatico-consolari devono spiegare a Romagnoli, evitando di far girare a vuoto un organismo come il Comites che di ben altro dovrebbe occuparsi al di là delle ambizioni personali dell’esponente di Forza Italia. Non parliamo poi delle motivazioni dell’assenza dai lavori del Cgie da parte di suoi membri comunicata per tutti in forma cumulativa (sic!) dal capolista. Cioè dallo stesso Romagnoli. Il Console avrebbe dovuto sapere, e informare, che per qualsiasi livello di eletto vige la regole della rappresentatività e della responsabilità individuale, pertanto non c’è alcuna possibilità per segretari o padri/padroni di liste di sostituire il ruolo ( e quindi anche la comunicazione di assenza ) che spetta esclusivamente al singolo. Infine va aggiunto, sul piano morale e politico, che anche se non formalizzata è evidente per chiunque, meno che per Romagnoli, la contrapposizione e la sovrapposizione di ruoli tra deputato e Presidente del Comites. Meno e meglio è il motto che si addice al deputato Romagnoli, lasci perdere il Comites e si concentri sul Parlamento, dato che ai più è sconosciuta quale attività, al di là dei rituali polemici comunicati, abbia svolto in questi sei mesi. Certo, sfogliando le attività del Comites di Atene non possiamo non prendere atto che c’è da discutere e da cambiare, ma allora onestamente discutiamo dei problemi, delle richieste della comunità e delle risposte da dare. Non confondiamo smodate ambizioni personali con le attività istituzionali a favore della nostra collettività”.

Vorrei infine sollecitare le autorità diplomatiche e consolari italiane in Grecia – conclude la rappresentante della Margherita - affinché anche su questa vicenda svolgano un ruolo più protagonista e super partes, anche in considerazione del fatto che il rapporto tra le rappresentanze diplomatiche italiane in Grecia e la rappresentanza di Forza Italia non sempre è stato caratterizzato dalla autonomia e dalla distinzione di ruoli, lasciando spazio a “confidenzialità” che non giovano né all’immagine delle nostre istituzioni all’estero né agli obbiettivi che dobbiamo raggiungere a sostegno della nostra comunità in Grecia”.



Angelo Saracini

Ex presidente Comites Grecia

atene 28 sett 2009

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